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Rappresentazione visiva dell'articolo: Elezioni USA: il mercato festeggia la vittoria di Trump

Autore: Banca Widiba

Data di pubblicazione: 12 novembre 2024

Elezioni USA: il mercato festeggia la vittoria di Trump

News

Trump torna alla Casa Bianca: cosa cambia per i mercati

La scorsa settimana è stata una settimana di record per il mercato statunitense. Per la prima volta nella sua storia il Nasdaq 100 si è spinto sopra la soglia dei 21mila punti, mostrando una forza propulsiva davvero significativa. Nel frattempo, sui top di sempre anche l’indice S&P 500, ma non solo, anche il Bitcoin ha toccato vette inesplorate, arrivando a 80.000 dollari.

Tutto questo è dipeso da un solo annuncio: Donald J. Trump sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America e il 20 gennaio sposterà di nuovo la sua residenza alla Casa Bianca.

Non ci sono molti dubbio sul fatto che la vittoria del Tycoon, già molto quotata negli ultimi mesi, è stato l’evento più significativo della scorsa settimana, capace di riportare euforia sui listini statunitensi.


Al via una nuova epoca

Le elezioni che si sono tenute lo scorso 5 novembre sono state, senza dubbio, il culmine più alto dell’anno più elettorale di sempre. Gli States sono la prima economia al mondo e, proprio per questo, sempre sotto la lente di ingradimento. Ma la dialettica dietro a queste elezioni ha dato il via ad una nuova epoca: si è trattata della prima volta in cui i cittadini americani sono stati chiamati alle urne dopo la crisi dell’ordine internazionale liberale che era riuscito a governare il mondo dal dopo guerra a soli due anni fa. Si tratta delle prime elezioni in cui le tensioni internazionali hanno assunto nuovamente la forma della militarizzazione, le prime che intervengono a fronte di un punto di flesso del ciclo economico.

Secondo Francis Fukuyama, il processo di evoluzione sociale, economica e politica dell’umanità avrebbe raggiunto il suo apice nel ventesimo secolo, segnando la ‘Fine della storia’, in cui la società era arrivata al punto più alto e lì sarebbe rimasta per il resto della storia. Chiaramente, il 24 febbraio 2022, tutti siamo stati costretti a svegliarci da questa illusione, ci siamo resi conto che non solo la storia non è finita, ma le tensioni sono tornate.


L'America si tinge di rosso: come ha fatto Trump?

È proprio in un simile clima, caratterizzato in larga parte dalla paura, che si sono innescate le elezioni americane. E Trump è riuscito a vincere in ogni gruppo etnico, segmento religioso, senza bias di sesso e anche nel voto popolare, cosa che non succedeva a un repubblicano dal 2004. Si tratta di un vero e proprio riallineamento dell’elettorato americano, un riallineamento che non può passare inosservato. Anche nella contea di Starr in Texas, dove in 132 anni di storia, i democratici avevano sempre vinto, il Tycoon è riuscito a guadagnarsi il 58% dei voti.

Questo perchè il former president è riuscito a guardare ai due veri problemi che interessano all’elettorato americano: l’immigrazione e l’inflazione.


È necessario partire dall’idea che l’America è un paese fortemente diviso tra coste ed entroterra: gli americani dell’entroterra sono i cittadini medi su cui la dialettica del neo eletto presidente punta e funziona, anche aiutata da Vance che rappresenta il vero spirito americano che parte da un paese in Ohio, con terribili condizioni economiche e sociali, per poi diventare il vice-presidente più giovane della storia. Ed è questo il tipo di America che ha votato fortemente e chiaramente contro l’immigrazione, legale e illegale e contro l’inflazione.


L'elefantino occupa la Casa Bianca: cosa cambia per il mercato

Non appena sono usciti i risultati della Pennsylvania, uno degli Stati chiave nel definire il nome del presidente degli Stati Uniti, Trump ha subito fatto il suo discorso da vincitore e il mercato sembra aver in ampia parte apprezzato la vittoria dei repubblicani.

La mattina del 6 novembre, infatti, il mercato, ha subito iniziato a lavorare sui cosiddetti Trump Trade con marcati rialzi dei future azionari USA, aumenti dei rendimenti statunitensi e un forte apprezzamento generalizzato del dollaro.


Guardando ai prossimi anni, il mercato sembra ottimista, aspettandosi da Trump e dai repubblicani una politica fiscale a supporto delle imprese. Questo comporterebbe maggiore crescita economica, ma anche maggiori investimenti.


Quest’anno, l’economia statunitense ha sorpreso tutti per la sua resilienza, con una crescita positiva, ma questo non è abbastanza. Per rendere l’America ‘great again’, come ricorda sempre il magnate americano, è necessario continuare a crescere con forza, prolungare le aspettative sul ciclo economico. Il fatto che ci sia un’amministrazione che ha come primo punto in agenda proprio la politica economica apre, sicuramente, una porta di opportunità per gli investitori. Il primo vincitore delle promesse elettorali di Trump sarebbe sicuramente il settore bancario, che godrebbe di una rinnovata libertà data dalla deregolamentazione, ma anche il settore industriale ne beneficerebbe. Questo significa che il momento della tecnologia è già finito? Chiaramente no, il mondo del tech rimane uno dei trend secolari più importanti e anche le Magnifiche Sette sono destinate a continuare a crescere.


Insomma, guardando verso il secondo mandato di Trump, il panorama economico statunitense è destinato a nuove sfide e opportunità. Resta fondamentale monitorare l’evoluzione delle politiche fiscali e commerciali per comprendere i potenziali impatti sui mercati globali


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