Autore: Banca Widiba
Data di pubblicazione: 25 novembre 2024
Successioni e donazioni: cosa cambia con il Decreto Legislativo 139/2024
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 139/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 ottobre, si apre una nuova fase per la gestione delle successioni e donazioni.
A partire dal 1° gennaio 2025, il panorama normativo subirà importanti cambiamenti, pensati per semplificare e razionalizzare le imposte indirette, eliminando alcune complessità che negli anni avevano appesantito il sistema.
Dal principio di autoliquidazione alle novità sui trust, fino all’abolizione del coacervo successorio, il decreto introduce strumenti più chiari per affrontare il passaggio generazionale e la gestione del patrimonio familiare.
Aliquote e franchigie: cosa resta e cosa cambia
Le aliquote e le franchigie applicabili per successioni e donazioni rimangono sostanzialmente invariate rispetto alla normativa precedente. In sintesi:
- 4% per coniugi e parenti in linea retta, con franchigia di 1 milione di euro per beneficiario.
- 6% per fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro.
- 6% per altri parenti fino al quarto grado, senza franchigia.
- 8% per altri soggetti, senza franchigia.
- Per persone con disabilità grave, la franchigia sale a 1,5 milioni di euro.
Una novità importante riguarda l’eliminazione del coacervo successorio, che esclude le donazioni fatte in vita dal defunto dal calcolo dell’asse ereditario. Resta, invece, il coacervo donativo, che cumula le donazioni effettuate per verificare il superamento della franchigia.
Il principio di autoliquidazione
La nuova normativa ha introdotto il principio dell’autoliquidazione dell’imposta, in base al quale i contribuenti potranno calcolare autonomamente quanto dovuto e versarlo direttamente entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione. Successivamente, sarà l’Agenzia delle Entrate a effettuare i controlli e, in caso di errori, notificare un’imposta complementare, da pagare con una sanzione ridotta se il versamento avviene entro i termini previsti.
Trust e vincoli di destinazione
Il decreto segna un’importante svolta nella disciplina fiscale dei trust, rafforzandone il ruolo come strumento di pianificazione patrimoniale. L’imposta si applica al momento del trasferimento dei beni ai beneficiari, ma è possibile scegliere di anticipare il pagamento al momento della costituzione del trust. Questa opzione è particolarmente utile per chi vuole gestire il carico fiscale in modo proattivo, sfruttando una base imponibile più favorevole.
Le aliquote e le franchigie dipendono dal rapporto tra disponente e beneficiario. Se, però, i beneficiari non sono identificabili al momento del conferimento, l’imposta viene calcolata all’aliquota più alta (8%) e senza applicazione delle franchigie. Questa misura, pur introducendo un criterio di maggiore trasparenza, rende necessario un accurato lavoro di pianificazione da parte dei consulenti.
Un’altra innovazione significativa riguarda la territorialità: l’imposta si applica anche ai beni e ai diritti situati all’estero, se il disponente è residente in Italia. Al contrario, per i non residenti, la tassazione è limitata ai beni presenti sul territorio italiano.
In ogni caso, grazie a questa evoluzione, l’istituto giuridico si configura come una scelta particolarmente vantaggiosa per le famiglie che gestiscono patrimoni complessi, che potranno avvalersi delle ultime novità normative anche per i Trust già esistenti alla data del 31 dicembre 2024.
Trasferimenti d’azienda familiari
Tra le misure volte a favorire la continuità generazionale delle imprese, il decreto conferma l’esenzione fiscale per i trasferimenti di aziende, rami d’azienda, quote sociali e azioni in favore di discendenti o coniugi.
Per accedere a questa agevolazione, però, è necessario rispettare alcune condizioni: il beneficiario deve mantenere il controllo societario o proseguire l’attività d’impresa per almeno cinque anni dalla data del trasferimento. In caso contrario, l’agevolazione decade, e il trasferimento è soggetto all’imposta ordinaria, con l’aggiunta di sanzioni e interessi di mora.
Una misura che non solo tutela il patrimonio imprenditoriale delle famiglie, ma incentiva anche il passaggio generazionale, favorendo la stabilità delle aziende italiane.
Un’occasione per il mondo della consulenza
Il nuovo quadro normativo rappresenta un’opportunità nell’ambito della consulenza finanziaria, poiché il consulente può supportare i propri clienti con strategie più efficaci e mirate nella pianificazione patrimoniale. La chiarezza introdotta dal decreto offre infatti la possibilità di costruire soluzioni più precise e flessibili, tenendo conto delle diverse esigenze familiari e imprenditoriali.
I trust, ad esempio, si confermano uno strumento centrale per la gestione del patrimonio, ma richiedono un’attenta analisi delle opzioni offerte: dalla scelta del momento del pagamento dell’imposta alla definizione della base imponibile, ogni dettaglio può fare la differenza. La pianificazione diventa fondamentale anche per sfruttare al meglio le franchigie e minimizzare il carico fiscale sulle successioni e donazioni.
Per quanto riguarda i trasferimenti d’azienda, sarà necessario garantire il rispetto delle condizioni previste per l’esenzione fiscale, aiutando le famiglie a preservare il controllo dell’impresa e a valorizzare il capitale umano e finanziario coinvolto.
Infine, le semplificazioni introdotte dal decreto – come l’autoliquidazione dell’imposta e l’eliminazione di molti adempimenti burocratici – permettono di risparmiare tempo e risorse, rendendo il processo più snello e trasparente per tutti i soggetti coinvolti.
In questo contesto, la consulenza patrimoniale diventa un elemento strategico chiave per la gestione di un passaggio generazionale sereno e ottimizzato.
In conclusione, il Decreto Legislativo 139/2024 inaugura un nuovo capitolo nella gestione fiscale di successioni e donazioni con regole più chiare, semplificazioni procedurali e nuove opportunità per l’ottimizzazione fiscale volte a tutelare il patrimonio per le generazioni future.
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